Intervista su Rockfoto.it

Simone Messaggi di Rockfoto.it mi ha posto alcune domande riguardo la parte musicale della mia attività di fotografo. Qual'è il concerto che mi sarebbe tanto piaciuto fotografare? Non è un concerto ma un film! La risposta a questa ed alle altre domande la si può leggere...

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Settimana Mondiale per l’Abolizione della Carne

Durante la Settimana mondiale per l'abolizione della carne mi sono imbattuto in un flash mob realizzato davanti ad un supermercato di un grande centro commerciale. Fortunatamente avevo la macchina fotografica a portata di...

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Sara e Matteo

Le nozze di Sara e Matteo sono state l'occasione giusta per tornare a fotografare un matrimonio, attività che per un po' avevo trascurato. La giornata di festa, la gioia degli sposi, condivisa dagli amici e dai parenti, ha trasmesso le vibrazioni giuste per un servizio fotografico di cui sono molto soddisfatto. Qui sotto alcune foto della giornata, in attesa che il foto libro venga stampato e consegnato agli sposi. Per ulteriori informazioni sui servizi che offro per il giorno delle vostre nozze, non esitate a...

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Intervista su AC/DC Italia

E' uscita oggi su AC/DC Italia una mia intervista. Il tema? Ovviamente il mondo della fotografia musicale e alcuni aneddoti riguardanti i concerti degli AC/DC. Potete leggere l'articolo...

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Intervista su HeavyWorlds.com

La scorsa settimana sono stato intervistato, assieme a Francesco Prandoni, da Alberto di HeavyWorlds.com riguardo la fotografia musicale; una sorta di intervista doppia stile "iene" ma scritta. Potete leggere l'articolo qui. Alla domanda "Quali consigli vi sentite di dare ad un ragazzo che vuole cimentarsi con il mondo della fotografia?", in base ad un po' di email ricevute negli ultimi giorni, mi sento di aggiungere un consiglio: tenete bene in mente qual'è il vostro obiettivo. Diventare noti, popolari o famosi al grande pubblico è un aspetto che fa parte della vita di chi sta sopra al palco. Regalare foto ad un artista o ad una rivista per vedere pubblicato il proprio nome è un'azione che non vi aiuterà in nessuno dei due percorsi: diventare famosi o diventare fotografi. Non diventerete famosi perché i nomi scritti tra i credits di una rivista o di un cd/dvd/locandina non se li legge nessuno (voi li leggete? i vostri amici che non sono interessati alla fotografia li leggono?); non diventerete fotografi perché non incassando nulla, come fate a pagarvi anche solo le spese fisse necessarie per mandare avanti la vostra attività? Buona lettura. Io sono quello più brutto, a sinistra...

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Quale attrezzatura per fotografare un concerto?

Dopo la gettonatissima domanda "Come si fa a fotografare un concerto?", quella che mi viene rivolta più spesso riguarda l'attrezzatura "Quale macchina fotografica / quale obiettivo è migliore per fotografare un concerto? Usi Canon o Nikon?", seguita da una più generca "Devo cambiare macchina fotografica, quale mi consigli?". Mentre per rispondere alla prima domanda ho qualche consiglio da dare, maturato dalla mia esperienza professionale, per la seconda onestamente non ne ho idea. Non essendo particolarmente interessato a tutte le nuove uscite di tutti i produttori presenti sul mercato, la macchina fotografica (compatta o reflex) che fa al caso vostro è quella che ha le caratteristiche che vi permettono di realizzare le foto che volete con il miglior rapporto qualità prezzo. Per scoprire anche il nome del modello, vi basta investire 10 minuti del vostro tempo (non del mio, del vostro :D) e cercare su internet, partendo da Google. Per quanto riguarda la fotografia di scena invece, la peculiarità di questo genere di fotografia (cioè la scarsità di luce generalmente disponibile) riduce drasticamente la scelta degli strumenti ottimali per eseguire il lavoro. È necessaria una macchina con un sensore che lavori bene ad iso elevati. È abbastanza frequente fotografare un concerto o uno spettacolo tra iso 1600 e 3200, ma a volte si rende necessario anche utilizzare valori superiori, come 4000 o 5000; personalmente se la mia macchina me lo permettesse, qualche volta avrei tranquillamente sorpassato i 12000 (sigh). La poca luce causa anche un minor contrasto e di conseguenza difficoltà di messa a fuoco da parte della macchina fotografica che deve essere in grado di lavorare correttamente anche a queste condizioni "estreme". Sono necessari obiettivi molto luminosi: zoom con diaframma aperto a f/2.8, ottiche fisse a f/2, f/1.8, f/1.4 f/1.2. Tenendo presente che più il diaframma è aperto, più la profondità di campo è ridotta e diventa quindi fondamentale sia il punto in cui si sceglie di mettere a fuoco, sia la capacità della macchina di "eseguire" quello che le chiediamo. Infine, per non perdere lo scatto della migliore del lavoro che state facendo, è necessario che i tempi di reazione della vostra macchina siano molto bassi: se l'artista sul palco sta eseguendo un doppio carpiato durante un acuto, non vorrete sicuramente che il...

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La fotografia di scena

Ricevo settimanalmente svariate email che più o meno recitano: "Anch'io voglio fotografare i concerti, come si fa?". Oppure, dalle persone già un po' più ferrate in materia: "Vorrei un pass foto per il tale concerto, come posso fare?". Ebbene, la cosa è semplicissima (o forse no, decidete voi) e ve la svelerò in poche righe. Ai concerti i fotografi sono generalmente autorizzati a lavorare per 2 o 3 canzoni nello spazio che c'è tra le transenne della prima fila di pubblico ed il palco. Finito il tempo a disposizione, la regola in teoria vuole che siano accompagnati dalla sicurezza al di fuori del luogo dove si svolge il concerto e per rientrare, oltre ad aver acquistato il biglietto, è necessario lasciare fuori l'attrezzatura. In pratica regole così rigide in Italia vengono applicate solo ai concerti degli artisti più popolari. Nel paragrafo precedente ho enfatizzato la parola "generalmente" perché in realtà le condizioni in cui ai fotografi è imposto di lavorare sono decise dai singoli artisti o dai loro management; a causa di qualche artista particolarmente vanitoso o per esigenze della produzione, capita di fotografare un concerto per una sola canzone, per 5 minuti, dalla zona del mixer (cioè da 20 a 50 metri di distanza dal palco), dalle tribune (ancora più distante del mixer), solo dal lato sinistro, solo dal lato destro etc. etc. L'autorizzazione a scattare le foto è garantita da un pass: il pass foto. Veniamo alla risposta alla domanda che più vi sta a cuore: "Come si ottiene il pass foto?" Il pass foto lo chiede il quotidiano, la rivista o l'agenzia (che commissiona il servizio fotografico al fotografo) all'organizzatore del concerto. L'organizzatore a sua volta, se ritiene la richiesta valida, la gira al management dell'artista che poco prima del concerto la approva o la respinge. In base alla grandezza del locale e/o alla disponibilità e popolarità dell'artista, per ogni concerto vengono autorizzati dai 5 ai 10/12 fotografi. A questo punto un'altra domanda dovrebbe sorgervi spontanea: come faccio a farmi commissionare un servizio fotografico ad un concerto da un quotidiano, una rivista o un'agenzia? Se avete letto con attenzione fin qui e posto la dovuta rilevanza alla parola "lavorare", la risposta dovrebbe già esservi balenata in mente. Dovete essere dei fotografi...

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The Twisters con Alice Violato – Coccinella – Rovigo

The Twisters with Alice Violato sono un gruppo di impronta blues contaminato da rock, funky e soul che propone brani propri e cover reinterperate. A Giugno 2011 hanno inciso l'album No Ordinary Blues che segna un nuovo punto di partenza per la band, dopo l'entrata nella formazione di Alice Violato alla voce nel Settembre 2010. Il disco, inciso live in studio, presenta dieci tracce ognuna con un'impronta di Blues diversa, tra le quali spicca un inedito, Listen to my heart. In occasione del loro concerto alla "Coccinella" di Rovigo, sono stato chiamato per documentare lo show, ecco qualche foto. Visto che il locale offriva una simpatica parete arancione sgombra (purtroppo troppo stretta per una foto della band al completo), ovviamente ne ho approfittato...

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Federico Poggipollini

Il 28 maggio 2011, in occasione del concerto all'Alcatraz di Milano di Federico Poggipollini, ho passato una giornata con lui, tra prove, backstage, tentativi di infiltrazione da parte di innumerevoli groupies (ovviamente falliti, ma la sicurezza ha avuto un bel da fare) e concerto. La maggior parte delle foto è ancora inedita, qui di seguito una piccola anticipazione. Queste foto, come tutte le altre presenti sul mio sito, sono di mia proprietà. Ne è vietato qualunque tipo di utilizzo (dal caricamento sul proprio profilo personale di Facebook alla pubblicazione sul proprio blog, anche se non a scopo di lucro, dall'utilizzo in qualunque webzine/portale alla carta stampata). Per info e costi delle mie licenze di utilizzo,...

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Sergio Dalma

Una giornata con Sergio Dalma, fotografando il backstage dello shooting per il suo nuovo album Via Dalma II. Altre foto sulla sua pagina di...

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Èvento – Grande chiusura della campagna elettorale di Giuliano Pisapia

Tra una sfilata ed un concerto, anziché concedermi un attimo di riposo, venerdì sera (27 maggio 2011) ho fotografato l'evento di chiusura della campagna elettorale di Giuliano Pisapia, candidato a Sindaco di Milano. Tra gli ospiti della serata: Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, Giuliano Palma & The Bluebeaters, oltre a Debora Villa, Gad Lerner, Gioele Dix, Neri Marcorè, Antonio Cornacchione, Gino Strada, Lella Costa, Paolo Rossi, Zuzzurro e molti altri, presentati da Claudio Bisio. Èvento - Grande chiusura della campagna elettorale di Giuliano Pisapia Next Page › ‹ Previous...

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Museec – Mostra fotografica personale di Francesco Castaldo

Concerti e visioni sonore dal I settembre al 18 ottobre 2008 - Milano, Anteo SpazioCinema inaugurazione lunedì I settembre ore 18:30 muSEEc raccoglie esperienze, visioni e suggestioni che da musica si trasformano in immagini. Un percorso di 35 fotografie, scatti inediti e non, racconta l’attività di Francesco Castaldo, giovane fotografo specializzato appunto in concerti. muSEEc è musica da ascoltare e musica da vedere. È l’aspetto performativo dell’arte, l’energia immortalata in un’immagine capace di evocare la musica stessa, la sua forza o la sua grazia, l’euforia o la tristezza, il sentimento nato durante il concerto stesso e condiviso, in quel momento, dalla folla e dal cantante, nel rapporto biunivoco e impareggiabile dello spettacolo dal vivo. Il concerto corrisponde appunto all’aspetto più intenso della musica, del feedback immediato tra pubblico e cantante, della condivisione percettibile e sublimata dell’here and now. Nel lavoro di Castaldo, scatti giovani e freschi, presi negli ultimi anni di tour, si trovano tracce di ironia, momenti di forte pathos, trasporto ed emozioni che accomunano artisti diversi tra di loro. I violoncelli degli Apocalyptica ricordano il moto ondulato del mare, in contrasto – e forse per questo ancora più suggestivo – con il loro heavy metal. Non mancano i Kiss, Lenny Kravitz e i R.E.M., accanto a un Ligabue quasi tenero, allo splendido Samuel dei Subsonica, a un Francesco Renga pieno di grinta e dolcezza. Foto che rievocano, in un percorso a sezioni, le note di una musica che ci appartiene sempre. muSEEc è vedere, in bianco e nero o tra i colori delle luci. Ed è anche sentire, quando gli strumenti, in primo piano, ricordano che si tratta di uno spettacolo che ha la musica per protagonista. muSEEc è anche quello che da lontano si perde, l’espressione di attesa sofferenza del musicista, il sorriso, la risposta trovata in un suono. La mostra si articola secondo queste tre direttive, linee guida che hanno permesso di selezionare, nel poderoso lavoro di Francesco Castaldo, tre momenti di unione secondo una discriminante del tutto arbitraria ed emotiva, come si addice alle cose che piacciono d’improvviso. Come conviene alla musica e al suo impatto sensibile prima che razionale. Colori del palco, strumenti per protagonisti, primo piano degli artisti: così si uniscono gli scatti e dalla visione si...

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