Intervista su Outune.net

È uscita su Outune.net un'interessante inchiesta riguardante lo stato del giornalismo musicale online nel 2016. Jacopo Casati mi ha fatto qualche domanda, che potete leggere qui.

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Intervista sul Gazzettino di Rovigo

È uscita, sul Gazzettino di Rovigo del 19 gennaio 2014, un'intervista realizzata da Marco Scarazzatti in cui racconto la mia attività.

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Intervista su Progresso Fotografico serie oro

È uscita, su Progresso Fotografico serie oro n° 27 in edicola questo mese (gennaio-febbraio 2014), un'intervista realizzata da Eugenio Tursi dove descrivo il mio personale utilizzo del teleobiettivo durante la ripresa di un concerto. Per chi fosse interessato si può acquistare in edicola o direttamente sul sito:...

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Intervista su Sector Noir

E' uscita, su Sector Noir n° 0 di marzo 2013, un'intervista realizzata da Federica Sarra riguardante la mia attività. L'intera intervista si può leggere...

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Intervista su Rockfoto.it

Simone Messaggi di Rockfoto.it mi ha posto alcune domande riguardo la parte musicale della mia attività di fotografo. Qual'è il concerto che mi sarebbe tanto piaciuto fotografare? Non è un concerto ma un film! La risposta a questa ed alle altre domande la si può leggere...

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Intervista su AC/DC Italia

E' uscita oggi su AC/DC Italia una mia intervista. Il tema? Ovviamente il mondo della fotografia musicale e alcuni aneddoti riguardanti i concerti degli AC/DC. Potete leggere l'articolo...

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Intervista su HeavyWorlds.com

La scorsa settimana sono stato intervistato, assieme a Francesco Prandoni, da Alberto di HeavyWorlds.com riguardo la fotografia musicale; una sorta di intervista doppia stile "iene" ma scritta. Potete leggere l'articolo qui. Alla domanda "Quali consigli vi sentite di dare ad un ragazzo che vuole cimentarsi con il mondo della fotografia?", in base ad un po' di email ricevute negli ultimi giorni, mi sento di aggiungere un consiglio: tenete bene in mente qual'è il vostro obiettivo. Diventare noti, popolari o famosi al grande pubblico è un aspetto che fa parte della vita di chi sta sopra al palco. Regalare foto ad un artista o ad una rivista per vedere pubblicato il proprio nome è un'azione che non vi aiuterà in nessuno dei due percorsi: diventare famosi o diventare fotografi. Non diventerete famosi perché i nomi scritti tra i credits di una rivista o di un cd/dvd/locandina non se li legge nessuno (voi li leggete? i vostri amici che non sono interessati alla fotografia li leggono?); non diventerete fotografi perché non incassando nulla, come fate a pagarvi anche solo le spese fisse necessarie per mandare avanti la vostra attività? Buona lettura. Io sono quello più brutto, a sinistra...

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Museec – Mostra fotografica personale di Francesco Castaldo

Concerti e visioni sonore dal I settembre al 18 ottobre 2008 - Milano, Anteo SpazioCinema inaugurazione lunedì I settembre ore 18:30 muSEEc raccoglie esperienze, visioni e suggestioni che da musica si trasformano in immagini. Un percorso di 35 fotografie, scatti inediti e non, racconta l’attività di Francesco Castaldo, giovane fotografo specializzato appunto in concerti. muSEEc è musica da ascoltare e musica da vedere. È l’aspetto performativo dell’arte, l’energia immortalata in un’immagine capace di evocare la musica stessa, la sua forza o la sua grazia, l’euforia o la tristezza, il sentimento nato durante il concerto stesso e condiviso, in quel momento, dalla folla e dal cantante, nel rapporto biunivoco e impareggiabile dello spettacolo dal vivo. Il concerto corrisponde appunto all’aspetto più intenso della musica, del feedback immediato tra pubblico e cantante, della condivisione percettibile e sublimata dell’here and now. Nel lavoro di Castaldo, scatti giovani e freschi, presi negli ultimi anni di tour, si trovano tracce di ironia, momenti di forte pathos, trasporto ed emozioni che accomunano artisti diversi tra di loro. I violoncelli degli Apocalyptica ricordano il moto ondulato del mare, in contrasto – e forse per questo ancora più suggestivo – con il loro heavy metal. Non mancano i Kiss, Lenny Kravitz e i R.E.M., accanto a un Ligabue quasi tenero, allo splendido Samuel dei Subsonica, a un Francesco Renga pieno di grinta e dolcezza. Foto che rievocano, in un percorso a sezioni, le note di una musica che ci appartiene sempre. muSEEc è vedere, in bianco e nero o tra i colori delle luci. Ed è anche sentire, quando gli strumenti, in primo piano, ricordano che si tratta di uno spettacolo che ha la musica per protagonista. muSEEc è anche quello che da lontano si perde, l’espressione di attesa sofferenza del musicista, il sorriso, la risposta trovata in un suono. La mostra si articola secondo queste tre direttive, linee guida che hanno permesso di selezionare, nel poderoso lavoro di Francesco Castaldo, tre momenti di unione secondo una discriminante del tutto arbitraria ed emotiva, come si addice alle cose che piacciono d’improvviso. Come conviene alla musica e al suo impatto sensibile prima che razionale. Colori del palco, strumenti per protagonisti, primo piano degli artisti: così si uniscono gli scatti e dalla visione si...

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